Principesse tatuate e anime solitarie: l'arte di Soey Milk

Soey Milk sarà presente alla Subtext Gallery di San Diego dall'11 novembre all'11 dicembre per la mostra collettiva Homeroom: 20 artisti reinterpreteranno alcuni disegni eseguiti durante la loro infanzia, un modo divertente per guardare i loro sogni e il loro immaginario  durante i primi anni di vita. 

Presentata brevemente qualche giorno fa, Soey Milk merita un'analisi più approfondita. Le sue opere infatti rivelano una straordinaria capacità introspettiva: i soggetti che compaiono maggiormente nei dipinti ad olio o nei disegni sono giovani ragazze, alcune di loro rappresentate come principesse tatuate, altre come fanciulle esteticamente molto curate che indossano abiti somiglianti a lingerie sensuali. I loro sguardi sono affascinanti e malinconici: anime solitarie che sembrano far parte di un contesto narrativo ben più ampio rispetto a quello che vorrebbe farci credere il quadro in sé. 

Spesso le giovani fanciulle sono ritratte con oggetti macabri, come ossa di animali o teschi, uccelli del malaugurio come corvi (anche se è bene ricordare che, secondo la cultura giapponese il corvo è simbolo positivo, detentore di un messaggio divino), ma spesso le ragazze vengono anche ritratte accanto a fantasiosi elementi come mele, piume di struzzo e fili rossi i cui colori brillanti contrastano con i volti candidi e la lingerie. L'introduzione di questi elementi all'interno delle opere porta a ricreare un'atmosfera simbolica e surreale dalla quale scaturisce una profonda lettura dell'animo femminile da parte dell'artista.




Formatasi al Pasadena Art Center College of Design, l'arte di Soey Milk esprime una forte energia e sensibilità nei confronti dell'animo umano. L'artista sembra voler fermare sulla tela o sulla carta, dei momenti di una vita che potrebbero appartenerle oppure che sono propri di persone a lei care, conoscenti o semplici presenze ma comunque persone che hanno lasciato tracce nella sua vita, tracce coltivate e reinterpretate nei suoi quadri.

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